Seconda rivoluzione industriale (1870-1945)

Lo sviluppo iniziato in Inghilterra alla fine del Settecento con la prima rivoluzione industriale non si fermò. Di decennio in decennio il sistema industriale si diffuse prima in Europa e poi negli Stati Uniti, conquistando sempre nuovi traguardi. Verso il 1870 iniziò una nuova fase chiamata dagli storici seconda rivoluzione industriale. Questa fase caratterizzò il periodo fra Ottocento e Novecento (fino al 1940 circa) e si distinse dalla prima rivoluzione industriale per le numerose innovazioni tecnologiche che divennero presto di uso comune.

Invenzione del telefono

Il primo apparecchio che permetteva la trasmissione a distanza della voce venne messo a punto nel 1871 da Antonio Meucci (1808-1889), un inventore italiano che viveva negli Stati Uniti.
Meucci non brevettò però la sua invenzione per mancanza di denaro: lo scozzese Alexander Graham Bell (1847-1922) probabilmente vide i disegni di Meucci e brevettò il telefono a suo nome. Fu l’inizio di una lunga disputa giudiziaria da cui però Meucci non ottenne nulla.

Invenzione della lampadina

Tra il 1860 e il 1880 fu possibile realizzare macchinari in grado di immagazzinare la corrente elettrica e portarla a grandi distanze, oppure di utilizzarla per riscaldare o muovere oggetti.
L’energia elettrica si dimostrò subito particolarmente utile grazie anche a una clamorosa invenzione: la lampadina (1878). Il suo inventore fu l’americano Thomas Edison (1847-1931).

Invenzione dell’automobile

Nel 1855 furono perforati negli Stati Uniti i primi pozzi petroliferi. Intorno al 1880 anche la Russia prese a estrarre petrolio in grande quantità. Dal petrolio fu ricavata la benzina, utilizzata per il motore a scoppio che fece muovere nel 1885 la prima automobile, costruita dal tedesco Paul Friedrich Benz (1844-1929).
Le prime automobili erano ovviamente passatempi per ricchi: divennero un prodotto per tutti quando nel 1908 venne installata la catena di montaggio nelle officine automobilistiche Ford di Detroit, negli Stati Uniti. In quello stabilimento venne prodotta la prima automobile di serie, il mitico «modello T».

Seconda internazionale

La Seconda Internazionale venne fondata a Parigi nel 1889, nel centenario della Rivoluzione francese. Anche questa volta le polemiche non mancarono, in particolare a proposito del compito dei partiti socialisti.
Alcuni puntavano alla rivoluzione e vennero chiamati massimalisti o, nel Novecento, comunisti. Altri ritenevano invece che si dovesse cambiare la società attraverso le riforme, lavorando dentro le istituzioni. Per questo vennero chiamati riformisti o, nel Novecento, socialisti o socialdemocratici.

Istituzione della festa dei lavoratori

Il primo maggio si celebra ovunque nel mondo la Festa dei lavoratori per ricordare il massacro degli operai avvenuto a Chicago nel 1886. Questa ricorrenza è però anche l’occasione per non dimenticare l’impegno e le lotte del movimento sindacale, combattute per ottenere maggiori diritti.
L’immagine è uno dei tanti manifesti di propaganda realizzati per tale festa: questo ha un carattere satirico nei confronti dei capitalisti (che non fanno nulla, aspettando che l’operaio consegni loro il pane, frutto del suo lavoro), ma al tempo stesso sottolinea la determinazione e l’impegno della classe operaia.

Pubblicazione dell’enciclica Rerum Novarum

Sulla questione sociale papa Leone XIII (1878-1903) pubblica nel 1891 l’enciclica Rerum Novarum (“Sulle cose nuove”). In questa enciclica la Chiesa si differenziò tanto dai liberali quanto dal movimento socialista e comunista. Sostenne, infatti, che fra le parti sociali in conflitto doveva esserci cooperazione, cioè accordo.
La Chiesa rifiutò anche l’idea che la proprietà fosse un furto, come aveva sostenuto Marx: la proprietà, al contrario, è un diritto naturale dell’uomo e per questo va difesa.

Invenzione della pellicola cinematografica

Nel 1826 fu creata la prima immagine fotografica e nel 1867 comparve la prima fotografia a colori.
Dalla fotografia nel 1892 si passò alla pellicola cinematografica. Furono Louis-Jean e Auguste Lumière, francesi figli di un fotografo, a proiettare su di uno schermo le prime immagini in movimento. La pellicola, che aveva per titolo L’uscita dalla fabbrica Lumière, durava circa un minuto ed era muta (il sonoro venne introdotto solo nel 1927). Fu proiettata nel 1895 al Gran Café di Parigi, alla presenza di 33 persone.

Prime Olimpiadi moderne

Le antiche Olimpiadi greche vennero abolite nel 396 d.C. dall’imperatore Teodosio, su pressione dei cristiani che le ritenevano una manifestazione pagana, in quanto si svolgevano in onore della dea Olimpia. Quindici secoli dopo, nel 1896, le Olimpiadi rinacquero, non più con un significato religioso ma con un significato educativo: dovevano infatti promuovere i valori dello sport, come la lealtà, il coraggio, la tenacia ecc.
Tra i sostenitori di questa rinascita delle Olimpiadi si distinse Pierre de Coubertin (1863-1937), autore del celebre motto: “l’importante non è vincere ma partecipare”.

Invenzione dell’aeroplano

Il 17 dicembre 1903 segna il debutto dell’aeronautica moderna. È il giorno in cui i fratelli ingegneri americani Wilbur e Orville Wright con il loro piccolo aereo, il Flyer I, realizzano un volo quasi rasoterra (3 metri dal suolo) di circa 36 metri, della durata di 12 secondi.
Per la prima volta un apparecchio a motore più pesante dell’aria, con esseri umani a bordo, riusciva a staccarsi dal suolo per una certa distanza.